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Z.I.A. Zona Industriale Apuana

Massa-Carrara, anni 80-90, la Z.I.A. è stata scenario di avvelenamenti ambientali, morti bianche, finte bonifiche e tentativi di insabbiamento delle prove e di occultamento dei rifiuti tossici.
Negli anni ‘80 chiusero per l’inquinamento e per incidenti diverse aziende chimiche. Tra queste aziende ricordiamo la Rumianca, che chiuse nel 1984 dopo un incendio che provocò la fuoriuscita di diossina, le lavorazioni dell’arsenico provocarono gravi malattie agli operai, le norme di sicurezza erano pressoché assenti. Quando un operaio si ammalava il posto lo ereditava un familiare.
Nel 1988 chiuse anche la Cokapuania che produceva carbone metallurgico e trattava gas di distillazione del carbon fossile. Gli abitanti della zona ogni giorno vedevano fuoriuscire nubi di polvere di carbone dai suoi camini.

La nota positiva è che in quegli anni la popolazione prese coscienza dei danni che quel tipo di chimica produceva. Erano gli anni in cui abitanti di diverse frazioni iniziarono a dialogare per dei fini comuni, gli anni in cui nacque l’Assemblea Permanente dei cittadini di Massa e Carrara.
I forti odori, le colture dei contadini locali che marcivano, i fumi neri e i continui incidenti tecnici causarono contestazioni e picchetti della cittadinanza, che trovarono una forte risonanza nell’incidente della Rumianca e in quello del 17 luglio 1988, l’incendio scoppiato alla Farmoplant.
Ogni sera le persone si ritrovavano davanti alla fabbrica e leggevano insieme gli articoli comparsi sulla stampa e i documenti reperiti dai tecnici di Castellanza e di Medicina Democratica. Tra questi tecnici spiccava la figura di Luigi Mara, biologo di Castellanza, che traduceva con semplici parole il linguaggio tecnico e quello politico. Il fine era quello di portare tutti allo stesso livello di consapevolezza. Fu una grande scuola di formazione e un momento di forte aggregazione.
Il movimento, con la denuncia e le manifestazioni, ha sempre preceduto i tecnici. Le donne hanno sempre preceduto il movimento, infatti loro  occupavano le strade e avvisavano le istituzioni appena vedevano qualcosa di sospetto, denunciando incidenti che sarebbero stati custoditi segretamente dentro i cancelli.

Il primo Referendum Consultivo d’Europa modificò gli equilibri del sistema che industriali e politici auspicavano. Il movimento da minoranza emotiva diventò maggioranza pensante.

Da allora ad oggi si è proceduto alla bonifica del territorio tra polemiche e misteri. Le bonifiche hanno portato alla luce fusti pieni di sostanze chimiche. I camion diretti in tutta Italia smaltivano i rifiuti clandestinamente. La falda acquifera della zona è stata compromessa dalle sostanze nocive e tossiche riversate nei campi e nei torrenti dalle aziende della Z.I.A. Il tasso di malattie degenerative è più alto rispetto alla media regionale.